Vi lasciai così dicendo di Bongo Bongo e di Ges ultimi miei rimando. Ambedue fan lo stesso lavor,sol che il primo è partime ed il secondo a zero or.  Per riprender il vergato, dopo aver lasciato loro,continuando quindi a parlar di quel contesto mi viene in mente e, dimenticar non posso, che tra Chi-Chi-Ri-Chi   e Teschio,  non saprei certo con chi iniziare. Se poi per forza devo farlo, tolto il gallo dal pollaio i pulcini balleranno. E, giustappunto di pulcino parlando, come non menzionare il piccolo Ciociarin lazial  che di scienza campa e conta,all’ombra del già detto papà investigator; costui vive di riflesso  con impronte e foto che, allo stranier di turno fa…

Qui giunto or vi spiego come,nel parlar di alte sfere, esimermi non posso di  pensar al buon Ingegnere. Ogni suo gran progetto vien portato all’attenzione; peccato poi che gli operai, nel lavor di mano fina ,non fan mai quanto lui ordinar avia in  mattina.

Vengo adesso in poi dover parlar  della forza e  manovalanza pura. Pur cosciente che in questo pentolone molto è fatto di bailamme, non si può non sollevar  e un pò levar i due grandi Starschy and Hutch (Stacci e Aschi), coppia unica nel genere, uniti sia nel ben che nel male; vengon entrambi dalle pendici dell’Etna e li tornar devono ogni Santo dì.

Mi sovvien adesso pensar ad un artista unico e perfetto, molto bravo di pennello che sembra un Raffaello: l’ho chiamato Padre Miau non certo per il verso del felino, ma in quanto è un gran saggetto. C’è ne fossero come Lui in quel siparietto.

Vi domando or e vi dico di un paio che sicur son non sappiate chi sian loro : sto a parlar di Chinatown ( Cianataun), e di Pomicino, due grandi attor di lingua, più tagliente della spada. Poveri loro  però che forse non sanno che, vi è un detto lor calzar :…chi di spada ferisce di spada perisce.

Vista l’ora che si è fatta ora a nanna devo andar. Non avendo ancor  completato la mia allegra e ironica rassegnetta; chi di lor curiosi vuol del resto aver contezza, il terzo atto dovrà aspettar.

A presto.